Scritto da © Franco Pucci - Dom, 10/10/2010 - 07:31
Era il ’68 quando sei partito
per un viaggio non programmato
mi hai lasciato un tempo fottuto
dall’egoismo che é poi dilagato
per un viaggio non programmato
mi hai lasciato un tempo fottuto
dall’egoismo che é poi dilagato
[tu padre non l’avresti capito
tu padre non l’avresti voluto]
tu padre non l’avresti voluto]
il tempo poi non ha mitigato
quel dolore pian piano cresciuto
che il cuore mi ha lacerato
anche adesso che sono canuto
quel dolore pian piano cresciuto
che il cuore mi ha lacerato
anche adesso che sono canuto
ora tu hai le chiavi del giardino
che i padri ospita, cui dai il saluto
tieni aperti i cancelli ogni mattino
e cerchi un viso a te conosciuto
che i padri ospita, cui dai il saluto
tieni aperti i cancelli ogni mattino
e cerchi un viso a te conosciuto
[quando sarò nel tuo giardino
padre mi darai il benvenuto]
padre mi darai il benvenuto]
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