Scritto da © Gerardina - Mar, 17/12/2013 - 17:53
C'è un ricordo tra le spine,
imprigionato o forse protetto
da un vero che recide i fiori più belli
lasciando i verdi spogli,
sembra un germoglio di carta
lanterna cinese accesa tra punte aguzze.
Si alza di poco il vento e la mente gioca,
va ad inseguire pensieri vuoti
rotolanti nelle vie come i barattoli degli sposi.
Il rumore è rigore asciuga gli occhi, il cuore muto
resta immerso nel palpito e non si ferma.
Nulla cambia, la solitudine si veste di te come una pelle,
ferita dai toni esplosi nel tramonto che vedo ora,
rossi che graffiano l'anima con un saluto
e poi abbracciano l'aria
fino a diventare buio.
Guarda, c'è un ricordo tra le spine
nella luce spenta.
...
Non appartiene più a nessuno.
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