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Recensione al romanzo "Amore malato" di Alessandro Diadami a cura di Raffaele Piazza

V
Alessandro Diadami – AMORE MALATO
Quando Narciso è donna
Youcaprint – Lecce – 2022 – pag 159
        
         Il romanzo che prendiamo in considerazione in questa sede è ispirato ad una storia vera ed è scritto in prima persona.
         Ale il protagonista ed io narrante è amico di Seba conosciuto dai tempi delle scuole superiori e i due vivono nello stesso appartamento a Roma nel 2012.
         In un flash riascoltando una canzone a suo tempo condivisa con l’amata Sabrina Ale rimpiange la felicità in amore adesso finita perché con una tristissima telefonata della stessa Sabrina la ragazza l’ha lasciato dicendogli di non provare più nulla per lui provocandogli un immenso dolore.
         Il poeta latino Ovidio ha scritto L’ars amandi e Fromm L’arte di amare, due saggi da leggere e meditare per migliorare la propria capacità d’amare e Alberoni ha scritto Innamoramento e amore trattato sulla stessa falsariga dei suddetti.
         Amore malato può essere considerato non un romanzo d’amore ma un romanzo sull’amore e inizialmente sono dette le pene amorose dell’io narrante perché l’amore fa soffrire anche se può dare ineffabili gioie.
         Tuttavia pur soffrendo per l’addio ad Ale piace la propria vita e incessante è lo scavo psicologico nella mente del personaggio.
         Aveva tanto idealizzato la sua Sabrina tanto da pensare che fosse insuperabile tra quelle del suo sesso per bellezza e intelligenza.
         Poi vede in palestra Deborah che è più bella di Sabrina ma l’approccio con lei non va a buon fine, non riesce a sedurla e non prova nemmeno a chiederle il numero di telefono.
         Diversa la concezione dell’amore di Seba che non cerca la donna della sua vita, la relazione importante; infatti l’amico si dedica a intraprendere storie erotiche occasionali recandosi nei club e rimorchiando la ragazza carina di turno e agendo senza innamorarsi delle giovani, insomma non crede nel vero amore dando la priorità all’aspetto sessuale e sensuale del rapporto di coppia. 
         Lo stesso sottotitolo Quando Narciso è donna ci fa intendere una superiorità della donna nel rapporto amoroso, una forza maggiore che mette il maschio in uno stato di sudditanza, contrariamente agli stereotipi della donna come angelo del focolare domestico e del sesso femminile come sesso debole e non a caso nel postmoderno occidentale la donna stessa si è emancipata e continua ad emanciparsi sempre di più con il passare del tempo.
         Per Ale Deborah diviene un’ossessione e ogni presentatrice o attrice guardata in televisione mentre fa zapping gliela evoca nel momento in cui la stessa Sabrina viene dimenticata.
         Ale ha trenta anni e Deborah trentotto e nella narrazione sono curati molto i particolari.
         L’io narrante attraverso le vicende del plot emerge con un carattere ottimista.
         Deborah invita a cena Ale che è al settimo cielo ma il suo entusiasmo viene frenato dal fatto che la donna non è ancora uscita definitivamente da una relazione precedente e inoltre gli rivela di avere recitato con vari maschi il ruolo di donna usa e getta e di avere abortito tre volte.
         Inoltre Deborah ha avuto un pessimo rapporto con i suoi familiari e ha alle spalle un matrimonio finito.
         Deborah definisce Ale insicuro e glielo dice aggiungendo che quando vede un uomo insicuro si allontana.
         Inoltre la donna ride alle sue spalle provocandogli dolore.
         Poi però le cose cambiano per una parentesi lieta che avviene quando lei gli dice di amarlo e lui l’invita a casa dei suoi per Natale.
         Tuttavia nei giorni successivi Deborah non risponde agli sms di Ale che immagina l’amata nel ridere con Alessio provando una fortissima gelosia.
         Lo psicoanalista junghiano Carotenuto ha scritto Eros e Pathos un titolo che è tutto un programma.
         Ale è in crisi perché Deborah non gli risponde neanche a telefono.
         Si realizza una forte introspezione perché poi è proprio Ale a non rispondere a Deborah, ai suoi sms
         Poi lui va da una psicologa per farsi aiutare e trova un grande conforto e definisce Deborah narcisista.
         Ma l’ottimista Ale non si perde d’animo e pensando al passato e al futuro decide saggiamente di vivere ancorato al presente.
         Raffaele Piazza
        

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