Scritto da © gatto - Mer, 06/11/2013 - 18:31
Medito "I limoni" e il tuo
meriggiare pallido e assorto,
la Mosca e la Volpe
da te amate nel cielo
di una nuvola grandiosa,
e l'oltrecielo, parola delle
tue raccolte, Clizia, il nazismo,
il fascismo, le guerre mondiali
e degli ebrei lo sterminio
mi sono lontani, per te
realtà dolente oltre i limiti
di specchio acuminato.
Delle mie poesie che diresti,
Eugenio, seduti io e te in un
bar a bere caffè e fumare?
Che diresti di Rossovenexiano?
E' un sogno che mi lega
al tuo albergo borghese,
alla tua Liguria: è bello
che mi hai donato carta
e penna.
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