Scritto da © gatto - Sab, 16/02/2019 - 15:13
Mirta, ricordi ancora il tempo
infinito della tua villa il giardino
quando cogliesti l'arancia ed
eri felice. Mi davi il pezzo di legno
da gettare a Frida cagna che
lo riportava nella gioia. Ed era lì
tutta la vita e poi m'invitasti
a passare a casa tua la notte
per sognare. Mirta, Amica,
Sorella ora sei cenere dopo
il tuo suicidio ma l'anima
il tuo pensiero mi è vicino
ed esisti più di quando avevi
un corpo. Dio ti ha aperto
uno studio di architetto, villette
per gli angeli progetti e scendi
a volte sulla terra e a casa mia vieni
e mi dici di non avere
dell'esistere paura
e così sei.
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