Scritto da © gatto - Dom, 28/04/2013 - 11:12
Una linea di poesia mi chiedevi, un chiaro
incontro oltre la chiave della nebbia,
si apriva e continuava e stava nel freddo polare
di igloo-casa la giornata sottesa ai tuoi panni
lasciati in una telefonata marina nell'azzurro
subacqueo dei secoli dietro di noi e domani come giorno
se avevamo fame tu sfamavi di parole la mia voce
con i salici dell'ironia, io ragazzo appoggiato alla tua
sigaretta donata nella bellezza della gola
di un luogo di liquido prato.
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