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Le muse. Bimestrale per il mondo dell'arte e della cultura - anno XXIII - ottobtre 2023 - Recensione di Raffaele Piazza

 
Le Muse Bimestrale per il mondo dell’arte e della cultura – Anno XXIII – ottobre 2023
         Le Muse è una rivista d’arte e cultura fondata da Paolo Borruto e Maria Teresa Liuzzo ventitré anni fa e quindi può considerarsi storica nel nostro panorama letterario, scenario nel quale molte riviste di questo genere terminano il loro iter dopo poco o pochissimo tempo dai loro inizi.
         Le Muse è organo ufficiale dell’Ass.ne Lirico – Drammatica Arte e Cultura Pasquale Benindende.
         Maria Teresa Liuzzo ricopre i ruoli di Editore, Direttore Responsabile e Direttore Pubbliche Relazioni.
         Il vicedirettore è Davide Borruto e lo stesso Borruto è Direttore della Redazione e gestisce i rapporti con gli Istituti Culturali.
         Molto nutrito il Comitato Letterario di Redazione del quale ha fatto parte la figura di spicco di Giorgio Bàrberi Squarotti.
         Le Muse annovera Corrispondenti Esteri in Romania, Spagna, U.S.A. e Argentina.
         La Direzione e l’Amministrazione di Le Muse sono a Ravagnese di Reggio Calabria e tra le riviste artistiche cartacee italiane, quella che prendiamo in considerazione in questa sede, può considerarsi una delle più serie, eclettiche e affermate.
         Ricchissimo il sommario che presenta l’importante Editoriale dell’Avvocato Davide Borruto sul tema del cinema italiano contemporaneo. Scrive Borruto che la presentazione di una serie tv, è stata di recente, occasione per un interessante scambio di opinioni tra Carlo Verdone e Aurelio De Laurentis sullo stato di salute del cinema italiano. Verdone rimarcava – giustamente – come i recenti incassi stratosferici di Oppenheimer di C.  Nolan e Barbie di G. Gerwig non possano considerarsi significativi per il rilancio del cinema italiano, cercando pure di insinuare il dubbio sull’effettiva meritevolezza di tali lavori rispetto a quelli dei nostri registi e produttori. Si inseriva De Laurentis, il quale bacchettava l’approccio alla questione mostrato dall’amico attore, invitandolo a considerare come invero la cinematografia italiana degli ultimi anni abbia portato in scena film scritti male e certamente non paragonabili, per innovatività e temi, ai lavori di Nolan e della Gerwig.
         Personaggio del mese in autori italiani del terzo millennio è Irene Ferraro sulla quale scrive Francesca d’Errico.
         È doveroso soffermarsi sui successi che la direttrice di Le muse continua ad avere all’estero anche come autrice di decine di articoli che parlano della sua arte.
         I suddetti articoli sono pubblicati su Alb – Spirit (Tirana), su NTV TELEVIZION – quotidiano” PERQUAISE” (Tirana), su “Dridare” “ALBANIA PRESS” con sede anche a Roma su “GAZETA DESTINACIONI” - VALONA (ALBANIA), su “ORFEU PRISTINA” - (ALBANIA), su “GAZETA DESTINACIONI” (Tirana), su “AUTUNIS” (BELGIO-BRUXELLES), su MAGAZINE “ALESSANDRIA TODAY” (ITALIA), su siti e giornali arabi, russi, argentini, romeni, ecc.
          Interessanti gli articoli di Mauro D’Castelli, Antonio Catalfano, Wafaa El Beih, Antonella Di Siena, Galasso, Popescu George su Zanzotto.   
         Ma non mancano bravi giornalisti come Artur Nura, Cerciz Loloci, Agron Shele, Gezim Llojdia, Gjin Musa disponibili a dare spazio e pubblicità alle opere della Liuzzo e ai suoi scritti.
         Un legame con la nostra dirimpettaia Albania con la quale la Liuzzo ha legami d’affetto e culturali anche con il famoso artista albanese Gjergj Kola e la sua famiglia da lungo tempo. Meritevole di menzione anche il poeta e scrittore Rifat Ismaili, Lirian Dahri, Mimoza Agrosta, Mehmet Rrema, Ismail Iljasi e il sottoscritto con articoli sulla Frenna e Terrone. Si ringraziano la D’Errico, Sframeli, Imma Kurti e tutto lo staff, nessuno escluso.   
         Nei romanzi della Liuzzo sono dette le tribolatissime vicende della stessa Mary redenta e salvata dal male con gli antidoti della poesia e del misticismo rappresentato dall’angelo Raf con il quale ha intimi e struggenti colloqui.
         Dopo la trilogia nella quale protagonisti sono il male e il dolore l’autrice ha pubblicato il romanzo che si apre alla speranza intitolato La luce del ritorno del quale si diceva sottotitolato Dopo tanto fuoco un’alba di luna nel quale dopo la morte della stessa Mary protagonista è Mia, sua figlia. Uscirà a breve il nuovo romanzo della Liuzzo nel quale ci saranno di nuovo i personaggi di Mia e Mary.       
         Una lettura impegnata, un caleidoscopio di articoli e testi poetici connotati dal comune denominatore della qualità a dimostrazione che ancora una volta scommettere sulla poesia e l’arte in generale con espressioni cartacee si rivela una scelta vincente per i valori dell’essere che sono ancora in piedi in un mondo dominato dalla mentalità dell’avere.
         Un’immersione tout-court nella bellezza e nella cultura che superano di gran lunga la mentalità del mero apparire.
     Raffaele Piazza

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