Scritto da © gatto - Lun, 07/09/2015 - 16:21
Mi ricordi l'acqua, il dono
infinito. Stellante attesa
viviamo nelle acque
del libero arbitrio.
Gita in barca per raggiungere
il faro, di desideri stellante
luce (mi detergi le ferite).
A poco a poco lambisce
il mare la barca di fianco
e di traverso. La luna
cade a maternizzare
i flutti e del sorriso la
forma che sei.
Mi ricordi l'acqua del
sabato dei delfini; l'argento
danzava nella chiarità
del volto a illuminarlo..
Traevi manna dal cielo
pane degli angeli.
Libero arbitrio delle acque
la storia viva.
Acqua di sale da solcare,
le onde. Flussi e riflussi
di maree. Candela
accendi su del Mediterraneo
il bordo.
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