Inganni

Raccontami, ti prego, storie le più fantasiose
e incontri i più incredibili,
ma parlami, ti ascolterò
anche se fuori il vento impazza
e mandrie di foglie gemono e vanno
salutando alberi inermi
incatenati al suolo
come me.
Sorridimi e sarò libero
anche se la tua luna piange
nella sua veste dorata
e infuriato echeggia l’urlo del cielo.
Tendi, ti prego, tenera tua mano
ad arse mie labbra e,
libera dalle catene,
scorrano le tue dita, lievi ombre
su mia testa riversa.
Sorridi di nuovo e ancora,
ora e sempre lieta e bella tu sia,
ma dona a me ultimo fiore
strappato al tuo seno,
e dimmi, dimmi, ti prego,
mentre vado,
che questo nostro amore
umile e vero mai morirà
che nulla di noi si disperde
né mai saranno persi i baci tuoi.
((Gabriele Prignano))
- Picture from wall web –
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