Scritto da © Bruno Amore - Lun, 03/05/2010 - 11:08
quel mio stupido gannire
ed il tuo uggiolare
di quando nudi facevam l'amore
subito dopo esserci scoiati
coi lazzi storpi su fesse questioni.
franti con la lingua disseccata poi
riderci in faccia il piacere ch'era stato
felici che la carne
il suo pasto aveva avuto.
t'infilavi uno straccetto sopra nulla
mi tiravo su i jeans con le mutande
reciproco zip a te dietro io davanti
e quel gesto bello del riavviar capelli
nell'abbraccio di saluto appena mesto
mi ricordavi dolci momenti e quanti
riuscivamo a contare in capo d'anno
tra strappi della tela quotidiana
ancorché l'ansia la gola ci serrava
erano belli e la vita brava.
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