Scritto da © Franco Pucci - Mer, 29/04/2015 - 14:29
Mi hai preso per mano, forte e caldo
sconosciuto a quel vecchio marinaio
che aveva ancorato alla luna il cuore.
[e intanto tu te ne stai seduta lì
-accoccolata-
in quel pigiamone troppo grande
che spacci sexy e bevi il tuo caffè]
Quattro braccia di mare e poi la rena
avrebbe raccontato di quello stupore
l’imprevedibile congiunzione astrale.
[e intanto tu te ne stai seduta lì
-accoccolata-
in quel pigiamone troppo grande
e annacqui di lacrime il tuo caffè]
Vento straniero che arrovelli bussole
spingi ora la mia vela verso l’approdo
m’aspetta un mare calmo e tranquillo.
sconosciuto a quel vecchio marinaio
che aveva ancorato alla luna il cuore.
[e intanto tu te ne stai seduta lì
-accoccolata-
in quel pigiamone troppo grande
che spacci sexy e bevi il tuo caffè]
Quattro braccia di mare e poi la rena
avrebbe raccontato di quello stupore
l’imprevedibile congiunzione astrale.
[e intanto tu te ne stai seduta lì
-accoccolata-
in quel pigiamone troppo grande
e annacqui di lacrime il tuo caffè]
Vento straniero che arrovelli bussole
spingi ora la mia vela verso l’approdo
m’aspetta un mare calmo e tranquillo.
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