Scritto da © Franco Pucci - Dom, 25/05/2014 - 21:28
…e ti scopri ipnotizzato
dal gorgo del lavandino
alzi gli occhi e t’incontri
straniero in un riflesso…
Ho parole bianche che svaniscono sul cuscino
-ingiurie scolorite dal tempo e dalla speranza-
mille battiti asincroni che straziano il costato
dita impudenti che disfano la tela di Penelope.
Tu non saprai mai le notti quando l’oblio cede
e cerco invano un sussurro che dica: non sarà.
La smorfia che appare sullo specchio ha l’urlo
della paura, sbaffo carminio sulla tela disfatta.
No, tu non saprai mai.
dal gorgo del lavandino
alzi gli occhi e t’incontri
straniero in un riflesso…
Ho parole bianche che svaniscono sul cuscino
-ingiurie scolorite dal tempo e dalla speranza-
mille battiti asincroni che straziano il costato
dita impudenti che disfano la tela di Penelope.
Tu non saprai mai le notti quando l’oblio cede
e cerco invano un sussurro che dica: non sarà.
La smorfia che appare sullo specchio ha l’urlo
della paura, sbaffo carminio sulla tela disfatta.
No, tu non saprai mai.
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