Scritto da © Franco Pucci - Sab, 28/11/2015 - 13:15
Lo svicolo è quel sito dell’anima amica
dove il cuore spaurito spesso si rifugia
è la coperta calda nella notte innevata
dove l’abbraccio della madre rassicura.
Svicoli quei spigoli che m’hanno velato
che spesso ho affittato a prezzi di saldo
riparandomi così dagli insulti della vita
mentre l’anima ingorda esigeva la retta.
Forse gioco lessicale, una provocazione
-un sondare amori e dolori sottotraccia-
spogliarsi di orpelli e timori dell’ignoto
abusando d’ogni angolo buio e riparato.
Fin qui t’ho raccontato -di me il ritratto-
ma quante volte dovrò svicolare ancora
per non cedere alle tue tenere trappole?
L’anima è colma, non v’è spazio alcuno.
Necessito nuovi svicoli, un’anima nuova.
Per non svicolare ancora.
dove il cuore spaurito spesso si rifugia
è la coperta calda nella notte innevata
dove l’abbraccio della madre rassicura.
Svicoli quei spigoli che m’hanno velato
che spesso ho affittato a prezzi di saldo
riparandomi così dagli insulti della vita
mentre l’anima ingorda esigeva la retta.
Forse gioco lessicale, una provocazione
-un sondare amori e dolori sottotraccia-
spogliarsi di orpelli e timori dell’ignoto
abusando d’ogni angolo buio e riparato.
Fin qui t’ho raccontato -di me il ritratto-
ma quante volte dovrò svicolare ancora
per non cedere alle tue tenere trappole?
L’anima è colma, non v’è spazio alcuno.
Necessito nuovi svicoli, un’anima nuova.
Per non svicolare ancora.
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