Scritto da © Franco Pucci - Sab, 16/05/2015 - 07:51
Non fosse per la matita smozzicata
che ormai ha la mina impertinente
e le lettere paiono aironi azzoppati
che fanno nido sui bordi del foglio.
Non fosse che l’aria è mica annerita
che il respiro sappia l’amaro del sale
perché nel sorriso del rientro spine
inevitabili ricordino attese irrisolte.
Non fosse infine che la melancholia
abbia i natali nel mio esser inquieto
nella iterata ricerca di un sito amico
nella mia congenita insoddisfazione?
-ma tu sorridi-
(non chiedermi perché
non saprei risponderti
il cielo non dà risposte
alla mia luna bislacca)
che ormai ha la mina impertinente
e le lettere paiono aironi azzoppati
che fanno nido sui bordi del foglio.
Non fosse che l’aria è mica annerita
che il respiro sappia l’amaro del sale
perché nel sorriso del rientro spine
inevitabili ricordino attese irrisolte.
Non fosse infine che la melancholia
abbia i natali nel mio esser inquieto
nella iterata ricerca di un sito amico
nella mia congenita insoddisfazione?
-ma tu sorridi-
(non chiedermi perché
non saprei risponderti
il cielo non dà risposte
alla mia luna bislacca)
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