Scritto da © Franco Pucci - Mer, 14/06/2017 - 15:32
Se non avesse senso la vita accanto alla tua donna,
non avresti notti insonni, letti sfatti, tazze del caffè
bruciate -occhi pesti al mattino guardando il cielo-
È il precetto che la vita ha scolpito nella tua anima
graffiando il cuore ogniqualvolta il battito latitava
-non ho smesso d’averti accanto, mio metronomo-
Scandisci ancora il ritmo della mia vita.
Se non fosse che ormai scambio gabbiani per virgole
e il nero dei tasti racconti di algide lune orbe di stelle
a letto inseguo anni bambini col retino per le farfalle.
È la stagione della vita che porta con sé colori pacati
tenerezza agli angoli degli occhi che scolorano realtà
e poche bracciate di mare che separano all’attracco.
Ti voglio così come la marea t’ha segnato.
Se non sapessi che vita è stata scritta nel libro mastro
chissà dipingerei un’età di girotondi e voli d’aquiloni
e il nostro inventarsi sul cuscino scioglierebbe il buio.
È prendersi per mano sorridendo dei passi malfidenti
-guardie giurate di anni insicuri ingabbiati nel torace-
rughe di giocatori professionisti alla roulette della vita.
Se non avesse senso la vita me la giocherei.
Il mio resto sul rosso, s’il vous plait.
non avresti notti insonni, letti sfatti, tazze del caffè
bruciate -occhi pesti al mattino guardando il cielo-
È il precetto che la vita ha scolpito nella tua anima
graffiando il cuore ogniqualvolta il battito latitava
-non ho smesso d’averti accanto, mio metronomo-
Scandisci ancora il ritmo della mia vita.
Se non fosse che ormai scambio gabbiani per virgole
e il nero dei tasti racconti di algide lune orbe di stelle
a letto inseguo anni bambini col retino per le farfalle.
È la stagione della vita che porta con sé colori pacati
tenerezza agli angoli degli occhi che scolorano realtà
e poche bracciate di mare che separano all’attracco.
Ti voglio così come la marea t’ha segnato.
Se non sapessi che vita è stata scritta nel libro mastro
chissà dipingerei un’età di girotondi e voli d’aquiloni
e il nostro inventarsi sul cuscino scioglierebbe il buio.
È prendersi per mano sorridendo dei passi malfidenti
-guardie giurate di anni insicuri ingabbiati nel torace-
rughe di giocatori professionisti alla roulette della vita.
Se non avesse senso la vita me la giocherei.
Il mio resto sul rosso, s’il vous plait.
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