Scritto da © Franco Pucci - Ven, 05/10/2012 - 20:21
Quella ruggine crocchiante sotto i passi
-noi due le mani allacciate lungo il viale-
è ricordo scolorito dal sale acquamarina
della laguna ingorda che fagocita il cuore.
Nel cauto incedere sul selciato sconnesso
il rumore che c’insegue è nota conosciuta
mano nella mano come allora sorridiamo
degli inverni che s’affacciano negli occhi.
Sembrano platani quei lampioni e le luci
sono fronde lungo un viale immaginario.
Si riflettono nel canale come scaglie d’oro
che l’abbraccio della laguna arrugginisce.
I passi crocchiano. Quasi foglie d’Ottobre.
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