Scritto da © Franco Pucci - Gio, 05/05/2016 - 20:56
Sarà stata solo fortuna?
Poi mi raccoglieranno, accucciato come feto sul selciato
-pulviscolo lunare e sale marino- sarà il tempo di mezzo
in quell’indeciso brontolio degli Dei che il cielo si aprirà
saranno finalmente more di gelso e roselline di Maggio?
O forse no. Troppo il desiderio, troppa la foga giovanile,
troppo il vuoto nello stomaco al solo proferir “distacco”?
Ma era un tram che passava e la corsa era di sola andata
gli anni cigolavano, hanno lasciato tenerezza negli occhi.
Forse sì. Nulla è mutato se non la falsa misura del tempo
il pulviscolo lunare -giocosa metafora- è figlio del mulino
che ha macinato amore e vita e ha impastato pane azimo.
Quel tram che ha ballato sui binari quasi fosse su un ring.
(sto ancora ballando il biglietto è scaduto -rivedo il film-
e non ditemi che sono fortunato, perché potrei crederci)
Pulviscolo lunare e sale marino negli occhi. Forse piove.
Poi mi raccoglieranno, accucciato come feto sul selciato
-pulviscolo lunare e sale marino- sarà il tempo di mezzo
in quell’indeciso brontolio degli Dei che il cielo si aprirà
saranno finalmente more di gelso e roselline di Maggio?
O forse no. Troppo il desiderio, troppa la foga giovanile,
troppo il vuoto nello stomaco al solo proferir “distacco”?
Ma era un tram che passava e la corsa era di sola andata
gli anni cigolavano, hanno lasciato tenerezza negli occhi.
Forse sì. Nulla è mutato se non la falsa misura del tempo
il pulviscolo lunare -giocosa metafora- è figlio del mulino
che ha macinato amore e vita e ha impastato pane azimo.
Quel tram che ha ballato sui binari quasi fosse su un ring.
(sto ancora ballando il biglietto è scaduto -rivedo il film-
e non ditemi che sono fortunato, perché potrei crederci)
Pulviscolo lunare e sale marino negli occhi. Forse piove.
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