Scritto da © Franco Pucci - Ven, 11/12/2015 - 18:08
stasera
per deflorare questo silenzio inquieto
-foderato di caligine ovattata-
che rabbrividisce sul marmo della panchina
ci vuole cuore
raccontar discreto di te in punta di piedi
-ma il pensiero che tuona nella mente-
non ha rispetto alcuno e spoglia la tua anima
chiamare gabbiano
la tua solitudine e accoccolarsi nella poesia
-quasi tra le braccia di un’amante-
tu, Peter Pan accucciato in questo spigolo di cielo
e ne vorresti ancor di più
per fare spazio all’umanità che preme
-accogliendo le piccole bare in fondo al mare-
mentre sorridi a chi il suo spazio ha di già avuto
ma -forse- ci vorrebbe un altro cuore
per deflorare questo silenzio inquieto
-foderato di caligine ovattata-
che rabbrividisce sul marmo della panchina
ci vuole cuore
raccontar discreto di te in punta di piedi
-ma il pensiero che tuona nella mente-
non ha rispetto alcuno e spoglia la tua anima
chiamare gabbiano
la tua solitudine e accoccolarsi nella poesia
-quasi tra le braccia di un’amante-
tu, Peter Pan accucciato in questo spigolo di cielo
e ne vorresti ancor di più
per fare spazio all’umanità che preme
-accogliendo le piccole bare in fondo al mare-
mentre sorridi a chi il suo spazio ha di già avuto
ma -forse- ci vorrebbe un altro cuore
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