Scritto da © Franco Pucci - Dom, 27/04/2014 - 09:51
Scrivo di te, di mare e gabbiani
scrivo di ricordi di anni lontani
scrivo della vita la nostra storia
perché il domani serbi memoria
-vola alto-
Scarti improvvisi volute eleganti
racchiuse tra parentesi danzanti.
Libero -ribelle alle convenzioni-
interpreta fuori dal rigo e scrive
armonie di indolente musicalità.
Poi da lassù plana -quasi sospeso-
un capriccioso aquilone senza fili
sfuggito a mani bambine -atterra-
con lo stridore roco e prepotente
sull’iride dei miei occhi sgranati.
-ancora mi emoziono-
Annose barricate a difesa del cuore
travolte dalla piena dei sentimenti.
Ho respirato città nebbia e catrame
anni di polveri sottili e piogge nere.
Inerme ho masticato soffocato l’ira
incastrato nella idiotissima sequela
di scatole di latta sbuffanti profitto.
Gli occhi pieni di mare e incantati
dallo spettacolo dell’istrione alato
feriti da ricordi come inattesi flash.
Lampi a volte dolorosi a volte felici
che ingoio e dimentico, ma domani?
Da vecchi il domani è vestito di ieri,
già vissuto non è nei nostri pensieri.
Eppure la memoria graffia, ostinata.
scrivo di ricordi di anni lontani
scrivo della vita la nostra storia
perché il domani serbi memoria
-vola alto-
Scarti improvvisi volute eleganti
racchiuse tra parentesi danzanti.
Libero -ribelle alle convenzioni-
interpreta fuori dal rigo e scrive
armonie di indolente musicalità.
Poi da lassù plana -quasi sospeso-
un capriccioso aquilone senza fili
sfuggito a mani bambine -atterra-
con lo stridore roco e prepotente
sull’iride dei miei occhi sgranati.
-ancora mi emoziono-
Annose barricate a difesa del cuore
travolte dalla piena dei sentimenti.
Ho respirato città nebbia e catrame
anni di polveri sottili e piogge nere.
Inerme ho masticato soffocato l’ira
incastrato nella idiotissima sequela
di scatole di latta sbuffanti profitto.
Gli occhi pieni di mare e incantati
dallo spettacolo dell’istrione alato
feriti da ricordi come inattesi flash.
Lampi a volte dolorosi a volte felici
che ingoio e dimentico, ma domani?
Da vecchi il domani è vestito di ieri,
già vissuto non è nei nostri pensieri.
Eppure la memoria graffia, ostinata.
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