Scritto da © Franco Pucci - Sab, 16/06/2018 - 06:41
Non ho più niente da dire, da dare
su questo foglio avvizzito, stanotte.
Sabbia tra le lenzuola la tua ombra
che m’insegue sul bianco soffitto.
Avevo nuotato allora controvento
-io, vela lacerata dallo tsunami-
delle emozioni straripate nel cuore
ma la rotta alla fine s’è affogata.
Davvero l’ancora s’era incagliata?
[ho barattato quattro versi decrepiti
per una scatola di colori rinsecchiti
ho perso metro/misura del racconto
e il bianco sa di giallo stantio e avito
sì, potrei cullarmi rannicchiandomi
tra il cuore e l’anima come un tempo
ma passerei secoli d’ignavia barando
e mistificando il dolore con la paura]
Non ho più niente da chiedere
a questo tempo annoiato, insonne.
Un tordo mattiniero e imbolsito
ha perso pubblico e palcoscenico.
-ma canta, niente di più-
Un gabbiano arrochisce lontano.
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