Scritto da © Franco Pucci - Lun, 29/02/2016 - 16:40
E sei affacciato al precipizio degli anni
non ti sei mai accorto dei tuoi affanni?
Nulla ha mutato il colore dei tuoi sogni
-egoista della notte- pretendi i bisogni.
T’ho cercata stanotte etera lama di luce
mentre il pensiero pigro viaggia, m’alzo
piove e il vento strapazza i vecchi scuri.
Il cielo è minaccioso -seppure volubile-
scherza con le ansie, le attese dei vecchi
poco sonno e tanto straziar di memorie.
Ciabatte ai piedi m’avvio stanco ai vetri
arranco ma sorrido dei miei umori tetri
ho penna e carta, ma rifuggo la tastiera
“scrivi sbilenco, bestemmi l’età stasera”?
T’ho sentito m’affaccio e -vento arrogante-
“non so far di conto gli anni m’han fottuto”
Inutile ululato, sorridi e mostri il fianco.
Luna?
non ti sei mai accorto dei tuoi affanni?
Nulla ha mutato il colore dei tuoi sogni
-egoista della notte- pretendi i bisogni.
T’ho cercata stanotte etera lama di luce
mentre il pensiero pigro viaggia, m’alzo
piove e il vento strapazza i vecchi scuri.
Il cielo è minaccioso -seppure volubile-
scherza con le ansie, le attese dei vecchi
poco sonno e tanto straziar di memorie.
Ciabatte ai piedi m’avvio stanco ai vetri
arranco ma sorrido dei miei umori tetri
ho penna e carta, ma rifuggo la tastiera
“scrivi sbilenco, bestemmi l’età stasera”?
T’ho sentito m’affaccio e -vento arrogante-
“non so far di conto gli anni m’han fottuto”
Inutile ululato, sorridi e mostri il fianco.
Luna?
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