Scritto da © Franco Pucci - Sab, 04/05/2013 - 12:20
[Io sì che sapevo nuotare
non mi sono mai voltato
a contare i passi dispersi.
Il mare è una lavagna blu
le orme -gessetti spuntati-
stridono nel far di conto.]
Ti racconterò -tra respiri spezzati-
di un viaggio senza alcun bagaglio
con un ticket vinto al botteghino
di un baro del gioco delle tre carte.
Appoggiata al nero di una sottana
la ruggine della falce brilla ancora
e il ghigno di una luna meretrice
agghiaccia lo scandire dell’attesa.
Prima che la pece mi inghiotta
apri le braccia, prenderò il largo.
E ricorderò che sapevo nuotare.
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