Scritto da © Franco Pucci - Sab, 14/05/2016 - 08:10
Quando i fantasmi del passato lasciano la stanza
e si ripresentano nudi -senza la vestaglia bianca-
quando t’accorgi che la chiave dell’oblio inceppa
e non rinserra angosce e non chiude chiavistelli,
allora rincorri la ragione che tenta l’ultima fuga.
Anni passati a non ricordare, a spendersi altrove.
Vorrei avere ancora quella forza dell’incoscienza
ma il risveglio per quanto brusco graffia e segna
ho poco da raccontarti -anima mia- di me già sai
rincorro la ragione -per non dimenticare l’uomo-
le mie paure, i miei errori che tornano inevitabili.
Anni vissuti nell’insanità dell’oblio, dell’illusione.
Follia? Forse. Non rinnego nulla -era vita dovuta-
Spengo il buio -i fantasmi sono tornati- Oramai.
Dovrei coltivare biancospino.
e si ripresentano nudi -senza la vestaglia bianca-
quando t’accorgi che la chiave dell’oblio inceppa
e non rinserra angosce e non chiude chiavistelli,
allora rincorri la ragione che tenta l’ultima fuga.
Anni passati a non ricordare, a spendersi altrove.
Vorrei avere ancora quella forza dell’incoscienza
ma il risveglio per quanto brusco graffia e segna
ho poco da raccontarti -anima mia- di me già sai
rincorro la ragione -per non dimenticare l’uomo-
le mie paure, i miei errori che tornano inevitabili.
Anni vissuti nell’insanità dell’oblio, dell’illusione.
Follia? Forse. Non rinnego nulla -era vita dovuta-
Spengo il buio -i fantasmi sono tornati- Oramai.
Dovrei coltivare biancospino.
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