Scritto da © Franco Pucci - Lun, 13/11/2017 - 13:49
[io che penso al mio cuore esacerbato dal mondo
tu che ti rassegni al tramonto che ottenebra l’età]
L’urlo fastidioso e penetrante dell’autombulanza
-la calle ammutolita in un grigio silenzio sospeso-
è il saluto alla nostra ormai indisponente albagia?
Il mondo non finisce e non inizia da noi -scontato-
[io che ripenso alla strana lucertola con due code
tu che ricordi scarpette di vernice per la cresima]
Vorremmo un fortino impenetrabile alle emozioni
-io e te al poggiolo di una calle festosa e incasinata-
in una giornata preludio di anni alieni di tramonti
ma l’autombulanza strazia, uccide il sogno-ancora-
[io che estranio il mio cuore dai delitti del mondo
tu che insulti questo crepuscolo che sputtana l’età]
Dio, come mordono gli anni!!
tu che ti rassegni al tramonto che ottenebra l’età]
L’urlo fastidioso e penetrante dell’autombulanza
-la calle ammutolita in un grigio silenzio sospeso-
è il saluto alla nostra ormai indisponente albagia?
Il mondo non finisce e non inizia da noi -scontato-
[io che ripenso alla strana lucertola con due code
tu che ricordi scarpette di vernice per la cresima]
Vorremmo un fortino impenetrabile alle emozioni
-io e te al poggiolo di una calle festosa e incasinata-
in una giornata preludio di anni alieni di tramonti
ma l’autombulanza strazia, uccide il sogno-ancora-
[io che estranio il mio cuore dai delitti del mondo
tu che insulti questo crepuscolo che sputtana l’età]
Dio, come mordono gli anni!!
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