Scritto da © Franco Pucci - Sab, 10/01/2015 - 12:05
Noi, passeggeri delle terre di mezzo
poeti chimerici dalle rime stralunate
architetti senza riga e filo di piombo
viviamo schiacciati tra cielo e terra.
Ho questi versi inchiodati nella mente
-mentre apro le imposte svelo l’arcano
di questa notte passata senza ricordo-
annullata dal buio di un sonno coatto.
Notte impiombata, senza alcun sogno
eppure viva, palpitante m’ha respirato.
Ho partorito un mattino senza sangue
melanconica copia d’una tela di Durer.
Noi, viaggiatori precari senza licenza
grassatori a mano armata della vita
scalpellini consumati di lapidi ignote
saremo divorati dalla nostra ignavia.
Ho spuntato la matita battendo i tasti
-quanti scarabocchi incisi nella mente-
Fantasie ricorrenti dell’anima inquieta
che cerca rifugio dai mostri leviatani.
Ho immaginato.
poeti chimerici dalle rime stralunate
architetti senza riga e filo di piombo
viviamo schiacciati tra cielo e terra.
Ho questi versi inchiodati nella mente
-mentre apro le imposte svelo l’arcano
di questa notte passata senza ricordo-
annullata dal buio di un sonno coatto.
Notte impiombata, senza alcun sogno
eppure viva, palpitante m’ha respirato.
Ho partorito un mattino senza sangue
melanconica copia d’una tela di Durer.
Noi, viaggiatori precari senza licenza
grassatori a mano armata della vita
scalpellini consumati di lapidi ignote
saremo divorati dalla nostra ignavia.
Ho spuntato la matita battendo i tasti
-quanti scarabocchi incisi nella mente-
Fantasie ricorrenti dell’anima inquieta
che cerca rifugio dai mostri leviatani.
Ho immaginato.
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