Scritto da © Franco Pucci - Dom, 14/07/2013 - 11:53
Calzini indecisi abbarbicati sugli stinchi
sfuggiti nottetempo a lacci anarchici
affiorano da scarpe di vernice dimenticata.
Mento sulle ginocchia strette nell’abbraccio
di calzoni troppo corti da cedere al tempo
-sguardo perso alle nuvole color porpora-
L’immagine riflessa nella laguna mi coglie
lascio il clamore e il brusio alle spalle mentre
la gente sul Corso trascina la finta allegria.
Nulla è cambiato, stesso sguardo al tramonto,
stessa voglia di sogni e voli ad occhi aperti
-ingenuo desiderio di nascondere l’insicurezza-
Non fosse altro che per quel paio di calzoni corti
dimenticati dal tempo, appesi tra spine e more,
che il diaframma cadrebbe sciogliendo la neve
e sarei finalmente libero di vivere la mia fragilità.
»
- Blog di Franco Pucci
- 485 letture