Scritto da © Franco Pucci - Sab, 07/10/2017 - 15:16
Vorrei avere gambe e fiato per andare oltre
per attraversare i tratturi e scalare il monte
-là dove sei fuggita-
ma l’orgoglio e timide intenzioni si alleano
mi bloccano e lasciano appeso tra i se e i ma.
Dita disubbidienti, assassine rifiutano i tasti
cerco rifugio nelle tele e tra i colori confondo
-stupida illusione-
Parole e versi dimenticati lamentano invano
reclamano la tua presenza, senza l’oltre tace.
Vorrei rincontrarti qui, tra il bianco e il nero
Musa della mia tastiera delle tele tormentate
-ancora la mano trema-
segni e colori provvisori cercano una quiete
difficile chetare un’anima bucata dalla spina.
Ho ancora cuore versi, colori e sorrisi, ma tu
-dove sei mia poesia? -
per attraversare i tratturi e scalare il monte
-là dove sei fuggita-
ma l’orgoglio e timide intenzioni si alleano
mi bloccano e lasciano appeso tra i se e i ma.
Dita disubbidienti, assassine rifiutano i tasti
cerco rifugio nelle tele e tra i colori confondo
-stupida illusione-
Parole e versi dimenticati lamentano invano
reclamano la tua presenza, senza l’oltre tace.
Vorrei rincontrarti qui, tra il bianco e il nero
Musa della mia tastiera delle tele tormentate
-ancora la mano trema-
segni e colori provvisori cercano una quiete
difficile chetare un’anima bucata dalla spina.
Ho ancora cuore versi, colori e sorrisi, ma tu
-dove sei mia poesia? -
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