Scritto da © Franco Pucci - Lun, 11/07/2016 - 21:35
Se riesco a dipanare questo filo sudato
-indolente e appiccicaticcio- dei ricordi
forse riesco ad avvolgerne la matassa.
(la memoria ormai è come una vecchia
scatola di latta orfana dei suoi biscotti
e le date sono biglie di vetro impazzite)
Non voglio dedicare terzine senza fiato
a chi da troppo tempo lotta con la vita
a chi pretende il domani serenamente.
(la memoria è una giara di terracotta
cassa armonica di serenate cristalline
e i versi danzano l’amore nota su nota)
A te che ogni volta stupisci l’almanacco
e che regali sorrisi dolcissimi nel dolore
a te -anima mia- regalo questo respiro.
Dio, ma è già domani? Auguri.
-indolente e appiccicaticcio- dei ricordi
forse riesco ad avvolgerne la matassa.
(la memoria ormai è come una vecchia
scatola di latta orfana dei suoi biscotti
e le date sono biglie di vetro impazzite)
Non voglio dedicare terzine senza fiato
a chi da troppo tempo lotta con la vita
a chi pretende il domani serenamente.
(la memoria è una giara di terracotta
cassa armonica di serenate cristalline
e i versi danzano l’amore nota su nota)
A te che ogni volta stupisci l’almanacco
e che regali sorrisi dolcissimi nel dolore
a te -anima mia- regalo questo respiro.
Dio, ma è già domani? Auguri.
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