Scritto da © Franco Pucci - Mer, 03/07/2013 - 17:17
Nel cartoccio di carta-paglia strinata
macchiato e scolorito da lune imbolsite
infilo straccetti di illusioni abbrustolite
che s’affastellano come patatine fritte.
-ho coscienza del buio che sopraggiunge-
Scivolo sui piani paralleli che delimitano
l’irreale confine tra sogno e realtà, poi
le nocche illividite s’imporporano, stringo
tra i pugni schegge di stelle ammutolite.
Non ho più cuore per andare oltre, allora
sbriciolo questa falsa notte in frantumi,
m’acconcio nel cartoccio di carta-paglia
e vivo, per non morire nel lasciarsi vivere.
-spaventapasseri orfano della sua luna-
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