Scritto da © Franco Pucci - Gio, 02/04/2015 - 07:48
Se mi trovi incollato ai vetri -mi catturi-
occhi che inseguono parentesi nel cielo,
che non ti rispondono parlando d’altro,
chiedimi se ancora le ali reggono il volo.
Se poi ti scrivo nei miei versi imperfetti
tu cercami tra la nostalgia e il soliloquio
-nei miei passi circospetti, ciondolanti-
marinaio ebbro di luna in fondo al gotto.
E allora prendimi per mano e risvegliami
-la cuna dei sogni non dondola all’infinito-
la paura m’è sposa posso affascinarla, ma
l’ansia è una puttana che non vale il soldo.
E ancora posso volare, non son ali di cera.
occhi che inseguono parentesi nel cielo,
che non ti rispondono parlando d’altro,
chiedimi se ancora le ali reggono il volo.
Se poi ti scrivo nei miei versi imperfetti
tu cercami tra la nostalgia e il soliloquio
-nei miei passi circospetti, ciondolanti-
marinaio ebbro di luna in fondo al gotto.
E allora prendimi per mano e risvegliami
-la cuna dei sogni non dondola all’infinito-
la paura m’è sposa posso affascinarla, ma
l’ansia è una puttana che non vale il soldo.
E ancora posso volare, non son ali di cera.
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