Scritto da © Franco Pucci - Sab, 30/01/2016 - 13:44
Dimmi di sì -dimmelo ora-
che ho intinto il pennello nell’azzurro
e ho scoperto che il nuovo segno
era rimasto nelle pieghe dell’antico sapere.
Dimmi di sì -dimmelo ancora-
che non è sprecato l’amore che scrivo
che non è lama sottile e tagliente
che lacera le coscienze di cartone, ma vivo.
Dimmi di sì -dimmelo infine-
che l’attesa ai piedi del monte dei colori
non fu vano esercizio, ma inevitabile scelta
forse fu anche preghiera ma poi vinse il colore.
Dimmi di sì, diversamente l’azzurro muore.
che ho intinto il pennello nell’azzurro
e ho scoperto che il nuovo segno
era rimasto nelle pieghe dell’antico sapere.
Dimmi di sì -dimmelo ancora-
che non è sprecato l’amore che scrivo
che non è lama sottile e tagliente
che lacera le coscienze di cartone, ma vivo.
Dimmi di sì -dimmelo infine-
che l’attesa ai piedi del monte dei colori
non fu vano esercizio, ma inevitabile scelta
forse fu anche preghiera ma poi vinse il colore.
Dimmi di sì, diversamente l’azzurro muore.
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