Scritto da © FrancescoLosito - Ven, 04/01/2013 - 23:34
Ritornello circolare m’attanaglia
come spire d’un boa africano
nella mente ove ricordo s’incaglia
nel film d’un vissuto arcano.
Mani chiuse le mosche acchiappare
e del vuoto stringerne la pienezza
d’un tempo passato che or appare
nella claudicante scarna lentezza.
Il tuo volto di luccicanze radiose
nel gentile cordiale sorriso
delle tua labbra di carni copiose,
di dolce beltà grazioso avviso,
nella mia mente fa capitomboli
come lapilli lucenti sparati
dal fumoso vulcanico Stromboli
all’interno covati e poi eruttati.
Schegge del tuo profumo denso
le mie froge annebbiano
all’olfatto fantasmi di compenso
che storie passate ingabbiano
nei cristalli di visioni frugali,
ombre di fresca reminiscenza
i cui brividi freddi gioviali
pulsano elastici nella rinata coscienza.
Del tuo corpo perfette fattezze
in flash subliminali s’incarnano
irradiandosi sulla pelle come carezze
ove l’epidermide cordialmente ingannano.
Che bello il musicàl ricordo
della tua voce armoniosa
ed il tuo aggraziato incèdere
sulla passerella dell’esistenza
come il maestoso procedere
d’un pavone in nobile indifferenza.
Assaporo della tua anima il succo spremuto
coi sensi inebriati d’eterea magia
il mio eloquio a render muto,
condensato nella tua perenne nostalgia.
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