L'educazione morale, premessa dell'era spirituale | Prosa e racconti | Francesco Andrea Maiello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

L'educazione morale, premessa dell'era spirituale

paginamontecovello.jpg

 

Questa scrittura anticipa “la novella arca di Noè” che sto costruendo e, così, dalle follie epatiche alle fantasie bibliche è sempre più pazzia se, in piena maniacale, vestirò pure i panni del mitico Noè!

Intanto spero tanto che gli psichiatri mi diano la pillola giusta per il disturbo bipolare, pregando i colleghi medici di famiglia di non deridermi, gli ospedalieri di sopportarmi e i docenti di medicina (considerano il bipolare un disturbo genetico) di... ravvedersi!

Di genetico da mio padre ho ereditato la spiritualità (era un angelo già in terra) e non certo il disturbo bipolare... l'esaltazione espressiva verbale o scritta non è una turba della mente ma il turbo dello spirito!

 

L’educazione morale è la disciplina solare (spirituale) per tempi migliori con la scrittura
strada maestra della verità, la lettura maestra dell’istruzione e la cultura presupposto della corretta informazione per accomunare nella religione dell’amore la vera umanità, strabiliante catena di amori infiniti, nostro albero genealogico e cordone spirituale, da figli di Dio, che ci tiene ben saldi al regno della Luce.

In sintesi le mie scritture hanno la finalità di attestare questa verità anche se, per pubblicizzarle (La luce dell'anima, secondo la profezia Maya-Montecovello), sono costretto, ancora una volta, a far leva sulla mia innata mania di grandezza autodefinendomi, a parte il centravanti-ala (o alato) imprendibile per la velocità, il novello Platone, l'Einstein spirituale, l'allievo prediletto di Dante, anch'io visionario di strani segnali dall'alto al punto che l'“amor che move il sole e l'altre stelle” in me diventa “sole imperante di giorno ed aureola di stelle la notte”!

Adesso con la fatidica data 21/12/2012 ad introdurre la nuova era spirituale, capita a fagiolo la cellula (pensiero, amore e coscienza) e il sistema spirituale che mi sono inventato e, pertanto, dopo l'attaccante alato, il novello Platone, l'Einstein spirituale e l'allievo di Dante, mi sento pure il moderno Noè, pronto a traghettare l'umanità nella nuova era e chi non legge il mio libro, state certi, non salirà sull'arca che sto ultimando.

Sui tanti siti letterari la maggior parte degli autori preferisce lo pseudonimo (di me, invece, c'è di tutto e di più, anche il mio sito www.francescoandreamaiello.it) e il primo a salire sulla mia arca non poteva che essere... LUOMOKESA, naturalmente uomo di gran sapienza che ha coniato il termine “maiellizzazione”, sinonimo di spiritualizzazione, assicurandomi che si sta “maiellizzando” alla conquista di beni spirituali, nonostante abbia un castello e vive riverito da una schiera di servi (se non la smette, però, di bearsi gli manderò una schiera angelica a demolirgli tutto!).

Stando così le cose, ormai, entrare nella storia mi sta stretto e mi spetta di diritto entrare nella leggenda, anche se questo fa tremare ancora i miei familiari (m'invitano a prendere le giuste medicine!), mentre io spero tanto di far sorridere chi mi legge... dopo tutto sono solo un folle (disturbo bipolare o turba spirituale?) ed è buona norma assecondare i pazzi!

Ritornando al serio, questo bel termine “maiellizzazione”, sinonimo di spiritualizzazione, coniato da LUOMOKESA, spetta di diritto a mio padre Angelo Raffaele (unico angelo disceso in terra sotto mentite spoglie!) che, nonostante la 5a elementare, dall'alto della fede (cultura eccelsa) era maestro di vita grazie a questi 5 nobili attributi che lo contraddistinguevano: sensibilità (pietà), disponibilità (carità), bontà (pietà+carità), intelletto e cristiana pazienza.

A me quello che manca è proprio quest'ultima, la cristiana pazienza, al punto che a sopportar me non ci riuscì una santa donna (mia moglie!), ma per sopportar suo figlio (matria potestà) ci vuole... la madonna!

Sicuramente la malattia materna (trentennale cirrosi con ventennale encefalopatia) incise tanto su questa santa pazienza, dal momento che non sopportavo soprattutto i suoi lamenti notturni anche se, in ultima analisi, furono proprio questi a rafforzarmi la mente con “il pensiero insonne”.

In tema di primati veri invece, scherzi a parte, in epatologia me ne spetta uno di diritto per essere stato il primo a valutare gli effetti benefici del lattulosio e degli antibiotici intestinali dati in contemporanea nell'encefalopatia epatica, mentre la scienza ufficiale parlava di azione contrastante dei due farmaci dati insieme e il professor Coltorti diventava ancor più rosso quando lo contraddicevo!

Questo insopportabile dolore epatico materno, amplificato, poi, a dismisura dalla prematura morte paterna (cirrosi psicosomatica da amarezze) mi portò a sfogare la rabbia (per non imprecare) in versi epatici (follie epatiche) e da qui, tra follie, fantasie e poesie, cominciai a fortificare e a confezionare la mia anima che divenne così... una fiammante monoposto pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza, di cui sono stato un bravo pilota (Il pilota dell'anima/Kimerik) tanto da superare a pieni giri e senza penalità un contorto circuito vitale che la divina provvidenza mi aveva disegnato di proprio pugno per mettermi alla prova!

E su di un vissuto così sofferto, fonte delle mie esperienze vitali (sensazioni/talamo, percezioni/corteccia, riflessioni/coscienza, emozioni/moti interiori e sentimenti/sensi dell'anima) ho “stadiato” la vita (vegetativa-solare /fotosintesi clorofilliana, animata-istintiva/arco riflesso midollare, animale-emotiva/sistema limbico, cosciente-riflessiva/corteccia cerebrale e illuminata-intellettiva/corteccia associativa) alla luce della scala della conoscenza (cogito/grigiore, ragione/splendore, intelletto/bagliore, sapienza/fulgore e contemplazione/candore).

Da qui si può comprendere la vita all'istante e l'istantanea della vita è un mio schema illuminante, altro che fenomenologia dello spirito di quel chiacchierone di Hegel la cui conoscenza si ferma alla ragione (già la saggezza napoletana dice... a raggion s'a piglian e fess!) sotto un cielo di vacche nere mentre il mio cielo è stellato, illuminato da intelletto e sapienza, doni spirituali.

Tutto questo (ma anche poesie di ogni genere e racconti interessanti) è “La luce dell'anima” (secondo la profezia Maya)/Montecovello, scrittura semplice alla portata di tutti con la finalità di Lucrezio (cuntingunt mellis dulci flavoque liquore) e di Orazio (miscere utile dulci) di educare per regalare ai nostri figli un futuro migliore... l'era spirituale secondo la profezia Maya.

A tal uopo, prima di ogni cosa, bisogna ripristinare la famiglia e, poi, via via aggiornare la scuola, unificare la religione (dell'amore), moralizzare la politica e responsabilizzare i mass media (fattori interdipendenti) in modo che, finalmente, inizi questa nuova era spirituale alla luce dell'anima (triplice coscienza: vigile, consapevole, morale) con un comportamento ottimale sulla strada del genoma eccelso (condensa spirituale/Maiello sulla scala elicoidale/Wilkins con base comportamentale/Paul Mac Lean), una volta che la buia cellula neuronale si illuminerà e si trasformerà in luminosa cellula spirituale per realizzare il paradiso terrestre alla luce del Sole universale (allegoria biblica).

In tal modo l'umanità, dopo aver attinto all'albero della vita (Gesù Cristo) e della conoscenza (alberi biblici), assurgerà a immagine e somiglianza divina (cellula e sistema spirituale) e, in virtù di tanto, finalmente si perverrà ad un mondo migliore per l'avvenire dei nostri figli.

Queste non sono solo fantasie di un folle ma le certezze che mi vengono da un un sogno ispirato, dove mio padre in veste angelica mi esortava a... demordere solo dall'assillo... dei gioghi!

Nonostante tanto, però, i primi a non sopportarmi sono i miei stessi familiari (nemo profeta in familia) e, ormai, il mio umore lo riconoscono... dal colore cangiante degli occhi.

E così se sono di buon umore è azzurro e siamo in zona paradiso, se è verde (umore altalenante) sono sospeso in aria per la catarsi del purgatorio, se, invece, diventa celeste (umore opaco e occhietti polverizzanti!) son guai seri, perché chi mi capita a tiro, state certi, prima o poi verrà polverizzato in una nebulosa vagante e la sua anima gemente (Scajola, Fini, Bossi, Di Pietro ne sanno qualcosa e Berlusconi le sta passando di tutti i colori!) rimarrà sospesa nella cupa atmosfera terreste (guai a voi anime prave, non isperate mai veder lo cielo!) alle intemperie tra tuoni, lampi, fulmini e saette e... naturalmente siamo già all'inferno per tutti coloro che non concepiscono l'anima e le mie scritture morali (tra questi c'è più di un mio familiare).

Stando così le cose, all'alba della nuova era spirituale/ultrapallio (corteccia associativa per la scienza), ci conviene diventare tutti più buoni e cominciare a vivere, finalmente, in santa pace per trasmettere ai nostri figli un futuro illuminato (era spiritale/ultrapallio) dal Sole divino.

 

 

 

 

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 4087 visitatori collegati.