Scritto da © Franca Figliolini - Sab, 08/08/2015 - 07:03
è questo folle manto di calore
che satura i pori ed evoca irreversibili conseguenze
gravide di colpa?
così - in queste albe attese nel frusciare
continuo, disattento, del condizionatore -
è la verosimiglianza
l'unica possibilità di lenire le stimmate
di chissà quali peccati
facciamo come se tu fossi stato
e anch'io, anch'io. come se fossimo stati
avessimo avuto
e il dolore non fosse mai esistito,
così che, anche quello di oggi, anche quello,
possa cessare di essere
facciamo come se la notte, questa notte
tremenda, che avoca a sé ogni speranza, priva di sogni
nelle convulsioni di lenzuola affilate come rasoi,
fosse invece piena di stelle, rotte da calcolare
per vele spiegate
per un legno sicuro, solido nella sua bellezza,
che solchi la piatta distesa
dove andare, andare sempre
senza mai cercare un porto.
che satura i pori ed evoca irreversibili conseguenze
gravide di colpa?
così - in queste albe attese nel frusciare
continuo, disattento, del condizionatore -
è la verosimiglianza
l'unica possibilità di lenire le stimmate
di chissà quali peccati
facciamo come se tu fossi stato
e anch'io, anch'io. come se fossimo stati
avessimo avuto
e il dolore non fosse mai esistito,
così che, anche quello di oggi, anche quello,
possa cessare di essere
facciamo come se la notte, questa notte
tremenda, che avoca a sé ogni speranza, priva di sogni
nelle convulsioni di lenzuola affilate come rasoi,
fosse invece piena di stelle, rotte da calcolare
per vele spiegate
per un legno sicuro, solido nella sua bellezza,
che solchi la piatta distesa
dove andare, andare sempre
senza mai cercare un porto.
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- Blog di Franca Figliolini
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