Scritto da © Franca Figliolini - Lun, 13/02/2017 - 23:35
Se ancora mi confronto col mareaperto,
se ancora brucio gli occhi nel riverbero azzurro
e feroce di bellezza, non mi compiangere:
della vita ho sempre voluto questo. La sferza
cieca e indistinta del vento, la coazione a ripetere
della risacca, la fuga prospettica dell'orizzonte.
Il caleidoscopio impazzito dei riflessi è panacea
per la noiosa insensatezza dei giorni e la muta
attesa della notte. Prendo tra le mani la sabbia
e lascio che filtri tra le dita: di tutto, non rimarrà
che questo gesto, e tu che lo racconti.
Se ancora mi confronto col mareaperto,
se ancora brucio gli occhi nel riverbero azzurro
e feroce di bellezza, non mi compiangere:
della vita ho sempre voluto questo. La sferza
cieca e indistinta del vento, la coazione a ripetere
della risacca, la fuga prospettica dell'orizzonte.
Il caleidoscopio impazzito dei riflessi è panacea
per la noiosa insensatezza dei giorni e la muta
attesa della notte. Prendo tra le mani la sabbia
e lascio che filtri tra le dita: di tutto, non rimarrà
che questo gesto, e tu che lo racconti.
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