Scritto da © Franca Figliolini - Ven, 21/09/2012 - 19:35
Seduti al bar del centro, come se fossero due turisti qualsiasi, tra le migliaia che affollano la passeggiata. Turisti di sé stessi forse.
Il paesaggio dei suoi occhi che cambia a seconda della luce e le risate a cuore pieno, a gola esposta. Sottaciuto e pudico l'amore, che però sfugge dagli sguardi.
Vicini vicini, i respiri che si confondono, le mani che si sfiorano.
Li guardo, mentre poso la mia pesante cartella in attesa che passi il tempo prima del treno che mi riporterà a casa. Li guardo e mi si allaga il cuore di dolcezza. Non so nulla delle loro storie, so solo che ora sono felici. E questa felicità possibile si estende un poco anche a me, mi raggiunge e mi attraversa, finché non sorrido.
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