Scritto da © Franca Figliolini - Mar, 05/01/2016 - 18:10
dove sono io? mi cerco sempre, mi cerco anche tra una riga
e l'altra, non solo nelle parole arrampicate sui versi.
ah, che ardite costruzioni, che mano sapiente, mi dico,
nascondendo la delusione dell'essere ancora una volta
assente, programmaticamente dimenticata: io, io, io
la fulgida stella del non esserci. eppure non mi piego
alla distrazione. ci sarò un giorno, ci sarà un giorno.
questo mi dice la mia testolina bizzarra, così bizzarra
che spesso mi volto a guardarla e non la riconosco.
tutto è simpaticamente ordito in questo mondo
frammentato e minuscolo, il non messaggio, il non
desiderio, la non disillusione. d'altronde, cosa mai
avrà voluto dire, cosa avrò voluto dire? questo, non lo sa
nessuno, né tantomeno io, che se ne sta tranquilla
sulla solita poltrona, in un uggioso pomeriggio invernale.
e l'altra, non solo nelle parole arrampicate sui versi.
ah, che ardite costruzioni, che mano sapiente, mi dico,
nascondendo la delusione dell'essere ancora una volta
assente, programmaticamente dimenticata: io, io, io
la fulgida stella del non esserci. eppure non mi piego
alla distrazione. ci sarò un giorno, ci sarà un giorno.
questo mi dice la mia testolina bizzarra, così bizzarra
che spesso mi volto a guardarla e non la riconosco.
tutto è simpaticamente ordito in questo mondo
frammentato e minuscolo, il non messaggio, il non
desiderio, la non disillusione. d'altronde, cosa mai
avrà voluto dire, cosa avrò voluto dire? questo, non lo sa
nessuno, né tantomeno io, che se ne sta tranquilla
sulla solita poltrona, in un uggioso pomeriggio invernale.
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