Scritto da © Franca Figliolini - Mer, 07/03/2012 - 19:41
«Uomini e donne sono uguali,» mi ripetevano mio padre e mia madre. Così, a fronte del fatto che io ero costretta a stirare camicie e lavare piatti mentre mio fratello no, lui poteva uscire a giocare coi suoi amichetti, mi ero convinta che la mia diversità risiedesse altrove: magari, che so?, ero stata adottata, come Cosetta nei Miserabili.
Erano i primi anni '60, e il movimento femminista era appena agli albori in Italia, sostanzialmente grazie alle donne comuniste, che però mai dimenticavano come la "liberazione della donna", fosse un obiettivo secondario, che veniva dopo la rivoluzione e l'instaurazione della dittatura del proletariato.
Solo dopo venne la consapevolezza della discriminazione di genere, allora praticata a tutti i livelli: giuridico, politico, economico e sociale, finché negli anni '70, il movimento di liberazione della donna esplose con tutta la sua forza.
Sono state importanti le lotte delle donne? Beh, a chi ne dubitasse dando tutto per scontato, ricordo che le donne hanno potuto cominciare a votare solo nel 1948.
Che fino al 1968 un suo adulterio sarebbe stato punibile per legge mentre quello del marito no (art. 559 del c.p.).
Che fino al 1981 il marito o padre o fratello che avessero ucciso la moglie, la figlia o la sorella per "motivi d'onore" - cioe' perche' scopavano, o amoreggiavano, o si sospettava lo facessero, con qualcuno - godeva di circostanze attenuanti. (art. 557 del c.p. - qui c'e' Pasolini, guardate, e' istruttivo: http://www.youtube.com/watch?v=IprzAKhB7DM)
Che fino al 1996 lo stupro di una donna non era un delitto contro la persona (guardatevi questo stralcio da "Processo per stupro", e' istruttivo http://www.youtube.com/watch?v=xaTmbLzyWmk&feature=PlayList&p=6305CA90A098AD66&index=0&playnext=1 e la storia di questo processo epocale la trovate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Processo_per_stupro).
Divorzio, diritto alla contraccezione, aborto, sono state altrettante tappe di questa lotta.
Attualmente, grazie a tutte le donne e gli uomini che si sono battuti per ottenerlo, la legislazione italiana garantisce una sostanziale parità tra uomini e donne.
Allora, cosa non ha funzionato? Perché che qualcosa non abbia funzionato mi pare evidente: le donne non accedono a posti di potere (sia nel pubblico sia nel privato) se non in numeri percentualmente molto bassi, guadagnano meno degli uomini, sono le prime ad essere licenziate etc. etc.. Sappiamo tutti molto bene come stanno le cose.
Ecco, io sarò ingenerosa, ma penso che non abbia funzionato la consapevolezza delle donne stesse dei loro diritti e doveri. Troppe hanno avuto paura delle opportunità che si aprivano, hanno avuto paura di rivendicare i loro diritti, sebbene sanciti per legge. Hanno avuto paura di dire basta, di dire no. Condannando peraltro quelle che invece questo coraggio l'avevano, a sentirsi diverse, escluse, strane.
Come ho scritto all'amica Stefania, finché le donne accetteranno di 'adeguarsi', di essere trattate così, proponendo ai loro figli quel modello... beh, fintanto che succederà questo, non ci sarà scampo.
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