Scritto da © stellasenzacielo - Sab, 01/01/2011 - 17:48
Egro inclito
colore nel tocco
d'una fulminea
algida
trasparenza
e spargendo
oltre le primordiali percezioni
la flebile voglia
di tramontare e credere
in un'alterna immensità,
scorgo nello sguardo suo
la meravigliosa incertezza
nell'osservare l'armonia
imperturbabile
del tutto a noi circostante.
Racchiudendo
le tenui gocce
del folgore melanconico
che m'attraversa,
colgo i dettagli
e m'accingo ad amare
l'imprevedibilità.
Rovereto, 1 gennaio 2011
Caterina Manfrini
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