Scritto da © fintipa2 - Lun, 27/05/2013 - 09:49
Che ne farò di te? devo rinnegarti sai?
Non ti farò più nascere, ti chiamerò aborto
Tu, il prediletto tra i miei figli
Soltanto Maledetto.
Una notte l’amai
Nacque una Bella Donna la piantai in un terreno
orfana è cresciuta
inquieta e dolce come sua madre
Non voglio che la tocchi un petalo di rosa
nessun colore scorra sui suoi occhi
indaco giallo azzurro
ciascuno si richiuda nel suo avello
ritorni seme sperma nel cavallo
Gridala per nome ad alta voce Commozione
vedrai lucertole aizzarsi contro api
assumere un prete per benedire il cardo
con la sua spada in mano
attendere il momento
Chiudi le fontane di rugiada
C’è luce che non è di questo mondo
Rulli l’Incomprensione forte I’Indifferenza
meglio scatoli di fagioli che gomitoli di spine
chiudi su di te le tue speranze
ripeti ad alta voce :
Maggio è morto non avanza niente
nessun esercito di farfalle
avanza sopra i campi
Sollevai l’Asia per asciugare i suoi vestiti
E misi una specie di Prometeo
a guardia della Terra sperando che avrebbe estratto
dal suo cilindro estremo un Pacifico di grano
Scenda un firmamento obliquo
sulle notti senza grillo
un turbine forsennato salga sulle navi
sia cibo al cefalo il pescatore di mollica
indossino le nuvole occhi sbarrati denti della iena
lampi rossi nell’occhieggio di demoni con puttane
cercatela comunque nelle labbra del crisantemo
chi la difenderà dalla furia delle formiche
quando le salterà addosso una leonessa
nemmeno sentiremo il lamento nel suo ventre
e Maggio sia soltanto questo: puzza olezzo marcio
esatta emanazione della merda nella testa.
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