Scritto da © fintipa2 - Ven, 07/06/2013 - 09:40
Non rispondi, sei triste, un’ ombra vela i tuoi begli occhi
un fiore è stato calpestato o hanno spezzato il cuore ad un colombo
il silenzio mette i suoi occhi al riparo e tu stai per scoppiare
è così per un giglio nel suo seme e le api hanno pudore
a toccarlo per non fargli male.
Ma tu cos’hai?
non è normale il viso chiuso
contro cui si schianta la mia bocca
la tua voce non la riconosco
mi parli di morte di giustizia fatta a pezzi
ideali in rovina sangue sparso sopra i muri
di eroi piegati al dittatore sotto il peso di raffiche di mitra
hai sentito anche tu
le grida dei tori spaventano ora la folla accorsa per vederli uccisi
e desidera in cuor suo che l’assassino ripieghi la spada sul suo corpo
Non rispondi, sei triste, un’ ombra vela i tuoi begli occhi
un fiore è stato calpestato o hanno spezzato il cuore ad un colombo
il silenzio mette i suoi occhi al riparo e tu stai per scoppiare
è così per un giglio nel suo seme e le api hanno pudore
a toccarlo per non fargli male.
Ma tu cos’hai?
non è normale il viso chiuso
contro cui si schianta la mia bocca
la tua voce non la riconosco
mi parli di morte di giustizia fatta a pezzi
ideali in rovina sangue sparso sopra i muri
di eroi piegati al dittatore sotto il peso di raffiche di mitra
hai sentito anche tu
le grida dei tori spaventano ora la folla accorsa per vederli uccisi
e desidera in cuor suo che l’assassino ripieghi la spada sul suo corpo
Tu però risenti il grido del poeta
Lorca è nel cuore e per te che fu mistero l’accasciarsi di un gigante
ora è chiaro che il suo cuore era d’uomo vero
e io t’aggiungo Guernica ed i salti della bestia quando più di mille agnelli
vide stramazzare e la madre sepolta sotto le mura col bimbo in fasce sotto il corpo
non valeva che un chicco di riso o il suono stupido di trenta denari
ora è chiaro che il suo cuore era d’uomo vero
e io t’aggiungo Guernica ed i salti della bestia quando più di mille agnelli
vide stramazzare e la madre sepolta sotto le mura col bimbo in fasce sotto il corpo
non valeva che un chicco di riso o il suono stupido di trenta denari
E s’unisce ora il canto del fucilato al grido degli studenti ad Atene
all’ultimo sguardo di Allende che muore
ai morti sotto il segno della tortura
al baraccato che difende la sua casa
al gorgo di sangue dei fucilati a Giakarta
ai morti sotto il segno della tortura
al baraccato che difende la sua casa
al gorgo di sangue dei fucilati a Giakarta
Perché dovunque la bestia ha la ragione
lì ha la sua voce di piombo e paura
Noi da sempre conosciamo il suo nome
ed i flutti di sangue in cui non ha imparato a muoversi
Non piangere Susanna
anche per te pagherà il dittatore
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