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Punto di passaggio

Il mezzobusto annunzia il ritrovamento del Gesù di Mantegna 
e subito si levano folle di entusiasti. E’ come un sollievo per certuni. 
Altri, intendo chi l’ama davvero, piange il poeta tragico a cui infine è scoppiato il cuore. 
La partita è appena iniziata che già una mossa a sorpresa ti mette fuori gioco 
Cosa mai volevi dire quando parlavi di sviluppo e non di progresso? 
Un uomo investito, una fuga in auto, un ragazzo sconosciuto catturato 
Autunno 1975: che tempo è? 
Chi parla di Salò, perde banalmente come nella tradizione, 
Pasolini è solo. Non c’è da aspettarsi giustizia, meno ancora resurrezione 
Pasolini non è nemmeno un punto di fronte all’universo città, 
il contenitore dei contenitori vuoti ospita un corpo morto, 
i piedi in primo piano nell'obitorio più freddo di Roma 
la bocca lontana dallo spettatore. 
 
C’era una volta un modo tranquillo di non confondere il potere 
bastava vedere chi affondava il bisturi. 
Ma si sono presi anche quello. C’è una specie di pudore in questo 
difficile da spiegare, ma non è come nei campi di sterminio, 
non sempre i Mengele sono così evidenti che basta un cenno di mano: 
a destra la vita a sinistra morte. 
Chi poteva cominciò in quel punto di storia a nascondersi dietro il velo della pudicizia. 
Capì che si era andati oltre, divenne conscio che qualcosa bisognava fare. 
Non si può amare la solitudine contro i cassonetti come un eremita il cielo stellato. 
Il rischio di confondere Dio e uomo è grande. Ciascuno resti al suo posto. 
Se si è cani si rosicano gli ossi, 
accontentarsi del non avere fa tutt’uno col desiderio di morte. 
Paradossalmente è il collettivo a ungersi di seme 
e sentire la fuga come chiodi nelle mani 
niente e nessuno è più solo a reclamare la parte di cane. 
A passarti sopra non è Pelosi ma la nostra epoca. 
 
Così è polverizzato il tuo san Matteo 
Con la stessa facilità è violata l’intimità di Medea. 
Anche il più sprovveduto dei criminologhi conosce ogni movimento d’utero. 
Diventa scienza esatta ricostruire l’istante del tormento. 
Medea non appartiene alla solitudine del delitto 
La solitudine che costituisce presenza d’uomo 
non ha nessun effetto su questo sbriciolare che la sostituisce. 
Che c’è da amare nell’abbraccio di una città che immensamente vuole 
e vede tutti e si fa presente nell’animo di ognuno? 
 
Rimane ancora il desiderio inesauribile ed è lì che si comprende il silenzio del corpo 
l’estremo moto oltre il salire dei pneumatici sul cuore.
 
franco\cripaf

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