Scritto da © fintipa2 - Mar, 27/12/2016 - 09:14
Avevo un problema tempo fa. Non che oggi sia risolto
ma era come mettersi alla pari del dovuto
Nel caso non dovevo nulla ma avevo lo stesso un problema
ma era come mettersi alla pari del dovuto
Nel caso non dovevo nulla ma avevo lo stesso un problema
L’anima mi rifuggiva perché il mercurio è feroce nella fuga
E usa la coda di coccodrillo per carezzare la zebra
Così la spina cede all’insidia mortale.
E usa la coda di coccodrillo per carezzare la zebra
Così la spina cede all’insidia mortale.
Ah la ragione era potente e universale!
Avete mai visto l’anima chimica
come rifulge nel sole?
Avete mai visto l’anima chimica
come rifulge nel sole?
Anima giusta e superba, figlia della temperanza e sacrificio
Pirite e virtù mescolano il canto nobile del lavoro
In solide porzioni. L’anima mundi lasciatela ai poeti
Pirite e virtù mescolano il canto nobile del lavoro
In solide porzioni. L’anima mundi lasciatela ai poeti
Che cantino l’inutile nodo in docili diamanti
Zolfo piange la morte di Esenin, sapete?
Una corsa folle attende Isadora, lo stesso nodo, invincibile
Zolfo piange la morte di Esenin, sapete?
Una corsa folle attende Isadora, lo stesso nodo, invincibile
Così sembrò del tutto naturale che l’ontano si facesse portavoce
Dei segreti violati, lo sterco in prima fila a chiedere del potere
Armata la vacca del sigillo bolscevico, era lì a stringere Sergeij
Dei segreti violati, lo sterco in prima fila a chiedere del potere
Armata la vacca del sigillo bolscevico, era lì a stringere Sergeij
Il 1917 era stato un anno di grazia
e Mendeleev il più facile dei piani quinquennali
l’alchimia ha un codice per stupire di poesia adesso
e Mendeleev il più facile dei piani quinquennali
l’alchimia ha un codice per stupire di poesia adesso
passione in principio, segue dolore, si prevede felicità
ed è stirpe che guida l’universo
come Isadora la sua rossa fuoriserie
ed è stirpe che guida l’universo
come Isadora la sua rossa fuoriserie
Dove andavano le ruote, -le stesse di Febo-
era stato il mio problema ma ripeto
Non tutto si può spingere all’infinito
era stato il mio problema ma ripeto
Non tutto si può spingere all’infinito
Nemmeno se di mezzo c’è un cigno che canta la fine del contado
Nemmeno se recita versi che non reggono il peso del rimorso
Ma bisognava colare il ferro in una roccia
Nemmeno se recita versi che non reggono il peso del rimorso
Ma bisognava colare il ferro in una roccia
e questo soltanto gli alchimisti sanno farlo.
Sì, finalmente era chiaro come fissare la cima
E salire su in vetta. Non si cambia uno spettacolo, sapete?
Sì, finalmente era chiaro come fissare la cima
E salire su in vetta. Non si cambia uno spettacolo, sapete?
Esenin, il figlio non previsto, lo sapeva.
(F.P.Intini)
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