Scritto da © fintipa2 - Mar, 12/05/2015 - 08:58
I
Assalirono i pali e presero le donne
arricciando i capelli
perchè non si sciupassero
e fossero reali tra finzioni e movenze di danza
più reali di una chioma
esposta al desiderio ippocastano
Cacciarono gli uomini,orribili,
palafittari,
dal desiderio oscuro che avevano
fatto l'amore sulle panchine
Fu l'era dei barbudos
che accavallavano elegantemente
le gambe sui tram
al posto del signor No, incapace
che strisciava sui muri,
alla ricerca di mutuo
penetrato da visioni di corde e viltà
Assalirono i pali e presero le donne
arricciando i capelli
perchè non si sciupassero
e fossero reali tra finzioni e movenze di danza
più reali di una chioma
esposta al desiderio ippocastano
Cacciarono gli uomini,orribili,
palafittari,
dal desiderio oscuro che avevano
fatto l'amore sulle panchine
Fu l'era dei barbudos
che accavallavano elegantemente
le gambe sui tram
al posto del signor No, incapace
che strisciava sui muri,
alla ricerca di mutuo
penetrato da visioni di corde e viltà
II
Così la città fu invasa di maschie abbondanze
provocanti mani sprofondate nel sesso delle strade
Salì tutto questo positivo per viale Unità d'Italia fino ai gerani del ponte
fino al balcone dei placidi colombi sostenuto da chiodi di un chilo
fino allo spavento dei clochard, ammassati sull'uscio della Caritas
I pettirossi tirarono fuori le stampelle di guerra
la volta che avevano urlato per farsi intendere sul canto d'amore
e furono cacciati dal regno dei pali
perchè svendevano tenerezza
Così la città fu invasa di maschie abbondanze
provocanti mani sprofondate nel sesso delle strade
Salì tutto questo positivo per viale Unità d'Italia fino ai gerani del ponte
fino al balcone dei placidi colombi sostenuto da chiodi di un chilo
fino allo spavento dei clochard, ammassati sull'uscio della Caritas
I pettirossi tirarono fuori le stampelle di guerra
la volta che avevano urlato per farsi intendere sul canto d'amore
e furono cacciati dal regno dei pali
perchè svendevano tenerezza
III
Maggio si avvicinò ai tetti, come un bolscevico corrotto
prese su di sè l'impegno di trasformare le gemme
in martelli pneumatici efficienti e intriganti
Maggio si avvicinò ai tetti, come un bolscevico corrotto
prese su di sè l'impegno di trasformare le gemme
in martelli pneumatici efficienti e intriganti
e salì odoroso sulla circolare
i capelli di ghirlande le dita
di sapore femmineo appena sfumato
Era lì il positivo col cuore di cellulosa
il Bacco che doveva prorompere di sesso nelle aiuole
con tutti i "TI AMO" ancora nelle bombolette spray
ed i sedili da firmare eternamente
l'avvenire la falce la crocifissione dei No
IV
i capelli di ghirlande le dita
di sapore femmineo appena sfumato
Era lì il positivo col cuore di cellulosa
il Bacco che doveva prorompere di sesso nelle aiuole
con tutti i "TI AMO" ancora nelle bombolette spray
ed i sedili da firmare eternamente
l'avvenire la falce la crocifissione dei No
IV
Io entravo in gonfiori negativi
tra lucertole imparavo la vita d' anfratto
indovinando l'anno, il momento di mutarmi in ape
-farmi sbranare sul lungomare era il mio sogno-
Toccava a me questa volta varcare i confini dell'inconscio
prima che i gatti svendessero il rosa sul lungomare
l'eccesso sgradito ai più, graffitaro e anarcoide
irrispettoso in ogni caso del potere sui pali
Corsero i tram curvati
dalle accelerazioni dei conducenti
dalle derivate sotto gli occhi di ortiche sconfitte
corsero i PIU' sulle rose bianche asfissiate violate percosse
tra lucertole imparavo la vita d' anfratto
indovinando l'anno, il momento di mutarmi in ape
-farmi sbranare sul lungomare era il mio sogno-
Toccava a me questa volta varcare i confini dell'inconscio
prima che i gatti svendessero il rosa sul lungomare
l'eccesso sgradito ai più, graffitaro e anarcoide
irrispettoso in ogni caso del potere sui pali
Corsero i tram curvati
dalle accelerazioni dei conducenti
dalle derivate sotto gli occhi di ortiche sconfitte
corsero i PIU' sulle rose bianche asfissiate violate percosse
V
In fondo
non avevano faticato molto a prendersi la città
un gioco coprire di allegria l'indifferenza
un gioco di suoni e addizioni e moltiplicazioni
finito in ordine di colla e sorrisi profumati di atelier
non avevano faticato molto a prendersi la città
un gioco coprire di allegria l'indifferenza
un gioco di suoni e addizioni e moltiplicazioni
finito in ordine di colla e sorrisi profumati di atelier
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