Sic et simpliciter

Sopraffatto dalla sindrome di Stendhal dopo una sosta nella Cappella Sistina, il  sedici settembre scorso, mi stesi sul sagrato di San Pietro per riprendere i sensi sorseggiando una Sprite e annusando dei sali e, dopo una sessantina di minuti, mi svegliai saltellante come uno scoiattolo dell'Alta Savoia.
Scoprii così che, avendomi scambiato per un senzatetto, mi avevano riempito la sacca di tanti soldini fino alla somma di sessanta euro.
La sorpresa inaspettata mi scatenò una fame straordinaria e così entrai a siluro nella trattoria della Sora Lella dove mi feci una scorpacciata di salamelle di suino stagionato, strozzapreti alla salsiccia e ricotta salata, spigola alla senape, spinaci allo stracchino, susine al succo di sidro, del buon Sagrantino e un sorso di Sherry.
Sazio come una scolopendra dopo aver mangiato un serpentello, sopraggiunse il mio lato di sciupafemmine che mi spinse a lanciare sguardi seducenti ad una signorina sola seduta lì vicino col suo schnauzer nano.
Dopo i soliti scambi di rito, visto che ci stava, la invitai in un sauna club per finire la serata, dove soddisfai tutti i miei appetiti sessuali più scatenati, ebbene sì signori  !!
Soddisfatto del successo, rientrai nel mio seminterrato con soppalco, con i servizi nello scantinato e, sopraffatto dalla stanchezza, mi sdraiai sul mio soffice sofà in similpelle color sangue di salamandra piuttosto scrostato, e, al suono suadente dell'ultimo successo di Shakira mi addormentai sprofondando nei sogni più straordinari... saluti e serenità...