Scritto da © ferdigiordano - Sab, 21/06/2014 - 17:07
Io conosco le vostre pedate. Potete non credermi
ma le scarpe parlano di voi. Conservano la terra
della Terra che calpestate. Quelle le sillabe che ascolto.
Le sillabe, le sillabe disordinate per la sintassi
del cammino. Il vostro diventa mio. Il tacco
è punto a capo. Stranamente, il passo in avanti
apre il discorso di ogni futuro e lo apre dal segno
di arrivo, invertendo l’ordine della narrazione.
E’ come dire che tutto inizia dalla coda
di un racconto. O di un tornaconto. La pedata
è perciò guadagno. Osservi la luna accesa
e sai di un intero giorno fatto per te. Devi solo
attraversarlo. Lo hai già aggiunto? Nulla può
togliertelo. Sei la foglia felice che non è caduta.
Se ci fossero ancora sputacchiere e pianisti,
canterei la vecchia Hallelujah.
Io conosco le vostre pedate. Potete non credermi
ma le scarpe parlano di voi. Conservano la terra
della Terra che calpestate. Quelle le sillabe che ascolto.
Le sillabe, le sillabe disordinate per la sintassi
del cammino. Il vostro diventa mio. Il tacco
è punto a capo. Stranamente, il passo in avanti
apre il discorso di ogni futuro e lo apre dal segno
di arrivo, invertendo l’ordine della narrazione.
E’ come dire che tutto inizia dalla coda
di un racconto. O di un tornaconto. La pedata
è perciò guadagno. Osservi la luna accesa
e sai di un intero giorno fatto per te. Devi solo
attraversarlo. Lo hai già aggiunto? Nulla può
togliertelo. Sei la foglia felice che non è caduta.
Se ci fossero ancora sputacchiere e pianisti,
canterei la vecchia Hallelujah.
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