Scritto da © Falug - Mar, 21/08/2012 - 12:29
Musica,
t’innalzi su esili fili
a sondare innaturali spazi,
quindi scrosci su di noi
come torrente di primavera
che corre impetuoso
verso valle.
Sulle invisibili trame
del tuo gioco sottile
spesso s’invola, rapito,
il mio pensiero….
E nella forza serena
della tua voce antica
ritrova la pace,
ch’alfin discaccia
l’insulso fragore
delle umane cose.
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