Scritto da © Ezio Falcomer - Mar, 24/11/2009 - 13:11
Stasera mi son fatto un falafel
perché gli angeli mi hanno detto
che è come neve questo vivere di squame
come lisca ben succhiata
da mio nonno ubriaco
con un cancro alla mascella
stasera mi son fatto un falafel
pensando ai crocefissi che ho baciato
di mia nonna
e riandando alle bestemmie
che dicevo, bambino
per far ridere i parenti
salamandra
non piango più il fuoco che urla dentro
è un animo da sbarco questa storia
passeggiata ai bordi delle frane
ah mia cerbiatta, ti amo
così arabo che il falafel è un semolino al confronto
ti avessi fra le mani, adesso
ti mangerei l'anima
di morsi farei omaggio alle tue cosce
sono semita e mi chiamo adamo
sono polvere e argilla densa
mia lilith
che platone mi stia lontano.
perché gli angeli mi hanno detto
che è come neve questo vivere di squame
come lisca ben succhiata
da mio nonno ubriaco
con un cancro alla mascella
stasera mi son fatto un falafel
pensando ai crocefissi che ho baciato
di mia nonna
e riandando alle bestemmie
che dicevo, bambino
per far ridere i parenti
salamandra
non piango più il fuoco che urla dentro
è un animo da sbarco questa storia
passeggiata ai bordi delle frane
ah mia cerbiatta, ti amo
così arabo che il falafel è un semolino al confronto
ti avessi fra le mani, adesso
ti mangerei l'anima
di morsi farei omaggio alle tue cosce
sono semita e mi chiamo adamo
sono polvere e argilla densa
mia lilith
che platone mi stia lontano.
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