Scritto da © Ezio Falcomer - Gio, 15/09/2016 - 02:34
Ah amico.
trent'anni che non ci vediamo.
Cos'ho fatto in tutto questo tempo?
Mi sono illuso, ancora e poi ancora.
Ho schiamazzato nei cortili,
mi sono stordito di aspettative.
Ho cercato di diventare normale,
come volevano mamma e papà.
Ho finto di amare.
Ho finto di essere un buon marito.
Un buon insegnante, un buono... qualcosa.
Cos'ho fatto in tutto questo tempo?
Ho imparato a fingere,
a fingere, con la finzione
di non aver più bisogno di fingere.
Facendo finta di essere vero,
sono diventato vero.
E sono vero
solo quando faccio finta.
Caro amico, sono le leggi della fiction.
Della fictio.
Della pòiesis.
E ora scopro che il mio io è una finzione.
Spente le luci sul palcoscenico,
questo coso chiamato Io
non esisterà più.
Rimarrà solo più la vita così com'è.
Senza più la malattia del linguaggio.
E dell’io.
trent'anni che non ci vediamo.
Cos'ho fatto in tutto questo tempo?
Mi sono illuso, ancora e poi ancora.
Ho schiamazzato nei cortili,
mi sono stordito di aspettative.
Ho cercato di diventare normale,
come volevano mamma e papà.
Ho finto di amare.
Ho finto di essere un buon marito.
Un buon insegnante, un buono... qualcosa.
Cos'ho fatto in tutto questo tempo?
Ho imparato a fingere,
a fingere, con la finzione
di non aver più bisogno di fingere.
Facendo finta di essere vero,
sono diventato vero.
E sono vero
solo quando faccio finta.
Caro amico, sono le leggi della fiction.
Della fictio.
Della pòiesis.
E ora scopro che il mio io è una finzione.
Spente le luci sul palcoscenico,
questo coso chiamato Io
non esisterà più.
Rimarrà solo più la vita così com'è.
Senza più la malattia del linguaggio.
E dell’io.
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