Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 26/01/2019 - 08:53
E ti incontro sempre sulla soglia del vivere,
che mi dici "Va' sicuro".
Ma sicuro non sono;
porto la peste della paura dell'incognita.
E tu "Che importa, va sicuro lo stesso,
con la paura attaccata al tuo culo,
come amuleto. Ti guido io".
Bella faccia che tieni, ad essere così,
sempre positivo.
Questa mia sera nella malattia
è immersa in una tristezza che si fa sangue.
Tutta la grande sofferenza, cosmica.
Il male.
"La fede è un paradosso. Un donarsi all'assurdo".
Già, passare attraverso i muri.
Però come metafora.
"Arte di vivere, deponendo i fardelli
nelle mie mani".
che mi dici "Va' sicuro".
Ma sicuro non sono;
porto la peste della paura dell'incognita.
E tu "Che importa, va sicuro lo stesso,
con la paura attaccata al tuo culo,
come amuleto. Ti guido io".
Bella faccia che tieni, ad essere così,
sempre positivo.
Questa mia sera nella malattia
è immersa in una tristezza che si fa sangue.
Tutta la grande sofferenza, cosmica.
Il male.
"La fede è un paradosso. Un donarsi all'assurdo".
Già, passare attraverso i muri.
Però come metafora.
"Arte di vivere, deponendo i fardelli
nelle mie mani".
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